E’ stato uno degli uomini mercato dell’estate di calciomercato ma, alla fine, le tante indiscrezioni sul suo futuro si sono risolte in un nulla di fatto. Adrien Rabiot, talentuoso centrocampista 19enne, è rimasto al Psg nonostante il contratto in scadenza nel prossimo giugno e le offerte arrivate da alcuni dei club più prestigiosi di Europa tra cui Roma, Milan, Juve, Arsenal e Tottenham.
Il Psg sta facendo di tutto per trattenerlo. Le dichiarazioni di Blanc e del presidente Khelaifi che, di fatto, hanno liberato il calciatore nascondono, in realtà, il tentativo di trattenerlo a Parigi per le prossime stagioni. Così si spiegano anche le richieste piuttosto elevate, recapitate a coloro che volevano acquistare Rabiot con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale. La Roma ci ha provato fino all’ultimo ma di fronte ai 25 milioni pretesi dal Psg, il pur abilissimo Sabatini si è visto costretto a rimandare l’eventuale acquisto alla riapertura delle trattative prevista il prossimo gennaio.
L’assalto fallito dei giallorossi e dei club inglesi ha rimesso in gioco anche la Juventus. I rapporti tra Psg e bianconeri si sono incrinati dopo l’affare Coman. Difficile per Marotta provare a trattare Rabiot già ad agosto. Per questo, i campioni d’Italia continuano a monitorare la situazione, consapevoli di prendere il calciatore a parametro zero all’inizio dell’anno. Tra l’altro, si vocifera, che la Juve abbia da tempo un accordo economico con Rabiot e il suo entourage, con l’ulteriore “promessa” tecnica di renderlo l’erede di Andrea Pirlo.
A meno di un clamoroso quanto inaspettato rinnovo con il Psg, non è affatto azzardato prevedere un duello di mercato tra Roma e Juve nei prossimi mesi per un rinforzo che farebbe davvero comodo ad entrambe le squadre, specie in ottica futura. Attenzione però anche alle altre pretendenti. I calciatori a parametro zero sono il territorio di caccia preferito di Adriano Galliani. Anche il Milan, ad agosto, ci ha provato e, chissà, potrebbe farlo di nuovo.
Di certo c’è solo che Rabiot ha davvero l’imbarazzo della scelta…
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